RIPARAZIONE E BONIFICA SERBATOI
Come intervenire sui serbatoi contenenti carburante?
Per immagazzinare il carburante necessario al motore di qualsiasi veicolo viene utilizzato un apposito serbatoio, che fa parte integrante del sistema di alimentazione.
Si tratta di un contenitore sigillato che può avere differenti forme e dimensioni ed essere prodotto con materiali diversi.
I serbatoi, che sono progettati per contenere combustibili liquidi (come benzina, gasolio, gas liquido) si montano su mezzi commerciali, agricoli, industriali oppure su vetture e motocicli.
La loro dislocazione è studiata per garantire la massima sicurezza, per cui solitamente il posizionamento si trova nella parte posteriore del veicolo e lateralmente al telaio.
Il requisito più importante è la tenuta, una caratteristica indispensabile per impedire non soltanto la fuoriuscita di carburante in forma liquida, ma anche vaporizzata.
I materiali che trovano maggiore impiego nella loro fabbricazione sono i seguenti:
• acciaio:
viene usato principalmente per impianti a gas di camion e autocarri;
• alluminio:
è impiegato per contenere benzina e quindi per vetture alimentate con questo carburante;
• plastica:
è il materiale più economico e adatto per qualsiasi tipo di carburante e pertanto maggiormente diffuso.
Nella maggior parte dei casi i serbatoi vengono prodotti per contenere benzina, che è la fonte di alimentazione in assoluto più diffusa su qualsiasi tipo di mezzo mobile.
Indipendentemente dal materiale costitutivo, col passare del tempo può succedere che il serbatoio della benzina si deteriori oppure subisca una vera e propria rottura.
In simili condizioni, prima della sua sostituzione, è possibile procedere con una riparazione, a patto di rivolgersi a personale qualificato ed esperto, in grado quindi di intervenire in maniera competente.
• Per prima cosa è necessario effettuare la prova di tenuta, che consente di identificare la presenza di eventuali perdite, dopo aver messo in sicurezza tutto l’impianto di trasmissione del veicolo.
Il test di tenuta comprende vari step, che sono:
– test di durata;
– analisi della pressione;
– analisi dell’invecchiamento dei materiali;
– test di permeabilità.
Se il serbatoio non tiene la pressione è indispensabile effettuare un’accurata pulizia esterna per identificare eventuali spaccature e procedere poi con una saldatura localizzata.
Una simile procedura, oltre a identificare con tempestività tutte le problematiche del serbatoio, serve anche per verificarne la conformità e valutare se il consumo corrisponde agli standard previsti.
Al termine dell’intervento si deve sempre ripetere la prova di tenuta.
• Un secondo intervento è la pulizia del serbatoio che, con l’uso, può facilmente sporcarsi a causa del deposito di scorie e detriti sul fondo e sulle pareti.
Quando il veicolo mostra problemi di carburazione, molto probabilmente la sporcizia depositata viene risucchiata dalla pompa d’immissione e trasferita nel motore.
In questi casi è indispensabile rivolgersi a tecnici specializzati che, utilizzando specifici prodotti detergenti, procedano a una pulizia completa.
• Per completare le operazioni, a questo punto è richiesto un ciclo di trattamento con sostanze bi-componenti resistenti alle benzine con elevato numero di ottano.
Si tratta di una procedura che soltanto alcune officine qualificate riescono a portare a termine con successo, in quanto è indispensabile possedere competenze tecniche di alto livello.
L’azienda CDR, che opera da anni in questo settore, è specializzata nella riparazione, bonifica e rigenerazione di ogni tipo di serbatoio, con interventi su veicoli di qualsiasi marca e modello.
Grazie alle qualificate competenze del suo staff, la ditta ha brevettato alcuni sistemi operativi esclusivi che consentono di ottenere risultati senza paragoni.
Quali sono le principali cause di danneggiamento dei serbatoi?
Uno dei principali motivi per cui il serbatoio della benzina di un veicolo viene danneggiato è l’accumulo di scorie e impurità sul fondo e sulle pareti del contenitore, soprattutto se il conducente ha l’abitudine di viaggiare spesso in riserva.
In questi casi infatti si può surriscaldare la pompa di alimentazione che, aspirando aria, tende a girare a vuoto, mettendo fuori uso anche il filtro.
Di conseguenza si verifica un eccessivo movimento dei sedimenti che vanno a interferire con le normali funzioni del serbatoio e quindi con la qualità del carburante.
Succede inoltre che, in seguito all’usura, alcune parti del contenitore di carburante si rompano in maniera più o meno evidente: quando le rotture non sono visibili i danni diventano più difficili da quantificare dato che non è possibile riparare con precisione il serbatoio.
In simili condizioni è soltanto un’accurata revisione da parte di professionisti che può prevenire danni piuttosto ingenti.
Procedure di riparazione di un serbatoio danneggiato
Per riparare un serbatoio benzina danneggiato bisogna eseguire alcune operazioni, e precisamente:
• aprire il vano motore e asportare il serbatoio;
• svitare bulloni e viti sia interni che esterni;
• scollegare tutti i cavi di alimentazione;
• estrarre il serbatoio;
• svuotare completamente il serbatoio;
• versarvi una soluzione contenente solventi specifici (come trielina);
• inserire dadi e bulloni precedentemente svitati;
• agitare più volte il serbatoio;
• ripetere l’operazione finché la soluzione appare chiara;
• risciacquare con alcool puro;
• versare nel contenitore alcool antiruggine e lasciarlo agire per almeno 2-3 ore;
• risciacquare ancora una volta con alcool puro;
• procedere alla riparazione di eventuali rotture sulle pareti oppure sul fondo del serbatoio;
• introdurre un’adeguata quantità di miscela ottenuta con liquido di bonifica e catalizzatore;
• chiudere ermeticamente il foro con un tappo rivestito di carta stagnola;
• muovere il serbatoio per consentire alla miscela di arrivare in ogni punto e di depositarsi su tutta la superficie;
• lasciare asciugare per alcuni giorni;
• ricollocare il serbatoio sul veicolo, procedendo al collegamento con i cavi.
L’insieme di tutte queste procedure può essere eseguito soltanto da persone esperte in quanto le operazioni richiedono una notevole manualità e competenza.
Presso l’azienda CDR è possibile ottenere risultati ottimali sia per l’impiego di prodotti scelti con attenzione sia per la manodopera altamente qualificata dei tecnici.
Come intervenire su un serbatoio in ferro?
I serbatoi in ferro richiedono interventi di riparazione e bonifica più impegnativi in quanto il materiale ferroso possiede specifiche caratteristiche, tra cui quella di corrodersi nel tempo fino al punto di sgretolarsi completamente.
È chiaro che in queste situazioni il rischio di rottura è elevatissimo.
Inoltre è indispensabile avere la possibilità di intervenire sulle parti sottoposte a bonifica e revisione, utilizzando specifiche attrezzature come saldatrici a elettrodi oppure con cavo continuo.
Una volta individuato il punto di rottura, le sue dimensioni e la posizione sul contenitore, è indispensabile rendersi conto anche delle condizioni delle zone adiacenti al foro, che potrebbero contribuire ad allargarlo.
In alcuni casi bisogna servirsi di una smerigliatrice angolare fornita di apposito disco abrasivo lamellare, per levigare la superficie e asportare la vernice protettiva esterna.
I serbatoi in ferro richiedono inoltre una prova definitiva della loro compattezza e quindi della tenuta post-riparazione, dato che questo substrato possiede specifici requisiti meccanici.
Per contattare l’azienda CDR è sufficiente compilare il form presente sul sito web, che consente di richiedere gratuitamente una consulenza o un preventivo.